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Giancarlo Macciantelli©2013

La scuola media dell'Istituto Salesiano di Bologna

 

E arrivarono anche gli ultimi giorni dell'aprile 1945. 

Con la mia famiglia rientrammo da Gaggio a Bologna. Nel quartiere Bolognina erano più gli edifici distrutti o danneggiati di quelli rimasti indenni.

La vicinanza alla stazione ferroviaria fu determinante. Nelle case dei ferrovieri, nelle quali abitavamo, i vetri mancanti delle finestre furono sostituiti con fogli di carta oleata.

Anche la Chiesa del Sacro Cuore e l'Istituto Salesiano subirono numerosi danni.

Ai primi di ottobre del 1945 qualche scuola riaprì,compresa la Scuola Media dei Salesiani.

Fu un ottobre rigido. Noi ragazzi, il primo giorno di scuola, ci presentammo con scarponcini, guanti, sciarpa ed altri indumenti pesanti.

Dopo alcuni giorni di ottobre 1945, a scuola già iniziata, in una fredda mattinata giunse, ritengo dal centro-sud Italia, una lunga fila di ragazzini di sette od otto anni.

Furono incolonnati sotto al porticato del cortile interno. Mentre noi attendevamo di entrare in classe notammo che erano vestiti con magliette di cotone colorate a righe con maniche corte, pantaloncini corti, non avevano calze. In luogo delle scarpe avevano sandali estivi. Soffrivano il freddo.

I sacerdoti Salesiani li accolsero con tanta generosità, li fecero salire nelle stanze, gli fecero indossare abiti pesanti di lana. Poi i ragazzi passarono nel refettorio. Erano affamati, erano orfani di guerra.

Fu il loro primo contatto con la "Caritas Salesiana" di Bologna.

Io ero stato iscritto alla terza media. Era una classe di oltre trenta o trentacinque ragazzi.

La prima media fu da noi tutti frequentata a Bologna solo per pochi mesi, in quanto gli allarmi aerei erano quasi giornalieri.

La seconda media mi vide dai Frati di Porretta, durante il "fronte".

Quando i Sacerdoti Salesiani di Bologna ci accolsero eravamo tutti di una "ignoranza spaventosa". Ci volle la loro pazienza e capacità per darci una valida istruzione. 

All'esame di licenza media del giugno del 1946 fui tra i 14 allievi promossi.

 

Poi, dopo circa 40 anni o poco più, un folto gruppo di ex-allievi oramai adulti,provenienti dal centro-sud Italia, si presentò all'Istituto Salesiano di Bologna ringraziando i sacerdoti per l'affetto che ricevettero quando da ragazzini erano stati accolti ed aiutati.

 

ERA STATO REALIZZATO IL "PENSIERO" DI DON BOSCO, IL SANTO DELLA GIOVENTU'.

 

 

Dal ricordo di un Ex-Allievo della Scuola Media Salesiana dell'anno 1945/1946