Giancarlo Macciantelli©2013
La F.A.B. che sulla fusoliera portava il simbolo "Senta a pùa"
La Força Aerea Brasileira ricevette dagli Stati Uniti 88 nuovissimi aerei Republic P47D RE Thunderbolt che montavano il motore Pratt e Whittney da 2535 c.v., armati con 6 mitragliatrici alari Browing da 12.7 mm con 425 colpi per arma, oltre a 10 razzi da 127 mm. e sotto le ali due bombe da 454 kg ed una da 227 kg sotto la fusoliera.
I piloti erano tutti ufficiali brasiliani.
Un giorno verso metà dell'autunno del 1944, ero con mia mamma in una zona un po' elevata di Gaggio Montano, tra il ponte della Grilla (quello che dal centro del paese va in direzione di Bombiana)ed il cimitero. Ad un certo momento vedemmo sbucare da dietro il monte ad ovest del paese un aereo, sicuramente era della F.A.B.
Sotto la carlinga c'era attaccata una grossa bomba, era di colore giallo, aveva dei numeri e delle lettere scritte in nero, che poi ricordai solo per pochi anni.
L'aereo si abbassò molto permettendomi di vedere il pilota.
Oramai era a meno di qualche decina di metri dal suolo in direzione del ponte.
Sganciò la bomba sopra di noi ed io lessi le scritte.
La bomba andò oltre il bersaglio e cadde nel terreno, esplose con un rumore fortissimo e sollevando un enorme polverone.
Per alcuni minuti le vicine Case Grilla, abitate dai miei zii e dai miei cugini e la casa della signora Liduina furono avvolte dalla polvere.
Quando il vento la spostò fummo in grado di vedere che le case erano ancora intatte.
E' sempre rimasto in me un dubbio e cioè: o il pilota sbagliò nella mira, oppure se vedendoci preferì non coinvolgerci nell'esplosione.
Comunque, grazie pilota brasileiro!
In un'altra occasione, nella seconda metà del mese di febbraio 1945, verso sera già inoltrata, una squadriglia della FAB sorvolò la zona Ronchidos/Monte Castello/Bombiana.
Gli aerei P47D fecero un carosello pazzesco attorno a Monte Castello, sganciando molti bengala che illuminarono a giorno il monte.
Gli aerei erano di appoggio ai Pracinhas. Poi iniziò un deciso bombardamento.
Tutti gli abitanti delle case Poggio fuggirono radunandosi nel parco di Cà del Ponte. Erano tutti impauriti, alcune donne piangevano.
Gli unici già abituati a subire bombardamenti aerei eravamo noi, poichè a Bologna abitavamo a poche centinaia di metri dalla stazione ferroviaria.
Poco dopo la metà di febbraio 1945 dalla finestra della mia camera, posta a nord e dalla quale vedevamo Monte Castello, sentimmo le raffiche delle mitragliatrici e le esplosioni della cannonate.
Era il 21 febbraio 1945.
Dai soldati di stanza in casa mia mi fu detto che a mezzogiorno la bandiera brasiliana avrebbe sventolato su Monte Castello.
La linea gotica era stata infranta!
Da sempre porto il distintivo del"Cobra che fuma".
Chi mi conosce mi chiede se sono stato in Brasile, forse come turista, ma io rispondo che furono i brasiliani della FEB, che giunsero in Italia in oltre 25.000, ad aiutarci a riconquistare la libertà e la democrazia per il nostro paese.